Attesa

clock head

L’attesa
Ha i colori della resa
Quando
La mente, vagando
Stanca,
Scorda ciò che le manca.

Si posa
Come una nuvola rosa
La quiete
Su chi non ha sete;
Riposa,
Ricopre ogni cosa
E miete
I sogni, le mete.

Dorme
Un sonno senza forme
Il fantasma
Di chi non s’entusiasma,
Di chi
Non vive più qui,
Ma vaga
In un vuoto che non paga.

D’un tratto,
A casa del matto
S’accende
Dietro le tende
La luce
Che attira e seduce,
Che chiama
Un uomo che ama,
Che ama
La vita, che brama
Col cuore
L’azione, l’ardore
Del lampo
Che incendia il campo,
D’un tempo
Che adesso è d’inciampo.

E trema,
L’uomo, davanti all’estrema
Arrendevolezza
Di colui che disprezza:
Quello
Che, come agnello
Obbediente,
Aspetta e solamente
All’uopo
Ritrova lo scopo.

Arabesque

arabesque-copertina

Passano i giorni e arriva l’autunno
Il cielo sereno è solo un ricordo
Resto bloccata in un loop infinito
Senza futuro, presente e passato

Nevica cenere sui miei pensieri
Cammino da sola in punta di piedi
Lungo un sentiero che chiamano vita
Nessuno ha mai vinto a questa partita

Gira la testa e non ti fermare
Gira la testa senza pensare
Gira ed ignora il buio che c’è
La vita è solo un grande arabesque

Passano i giorni e arriva l’inverno
Cerco nel cielo un sorriso diverso
Come una sagoma che alla finestra
Lascia un alone di falsa speranza

Nevica cenere sui miei pensieri
Cammino da sola in punta di piedi
Lungo un sentiero che chiamano vita
Nessuno ha mai vinto a questa partita

Gira la testa e non ti fermare
Gira la testa senza pensare
Gira ed ignora il buio che c’è
La vita è solo un grande arabesque

Passano i giorni, ma quelle lancette
Si sono fermate alle 17
Di un giorno di pioggia, di venerdì
Immobile è il tempo che resta qui

Nevica cenere sui miei pensieri
Cammino da sola in punta di piedi
Lungo un sentiero che chiamano vita
Nessuno ha mai vinto a questa partita

Copyright © 2020 Elisa Coscia.
Tutti i diritti riservati.

XXI

danza macabra2

Dualismo di massa, silenzio e oblio
Nessun raziocinio, un logoro addio

Addio alla bellezza, addio alla natura
Addio a chi combatte senza paura

Città, società del bianco e del nero
Viviamo nel buio di un cimitero

Spenta la luce, la mente sopita
Girone infernale: è questa la vita?

Schermo nero

blackscreen

Sveglia alle 10 ogni mattina
Facebook, caffè, sigaretta, Aspirina
Pranzo in pigiama, vino, TV
Qualcuno mi chiama
Richiama
Riaggancia e non squilla più

Apro il PC, controllo le mail
Spam, due bollette, Twitter, Ebay
Cena per uno poi whisky e rum
Mi scrive qualcuno
Nessuno
Blocca Whatsapp, chiudi menu

Sento da troppo e non voglio sentire
Troppo
Tanto rumore, ma niente da dire
Pensieri in bilico, vuoto pensiero
Silenzio etilico
Un dritto e un rovescio su schermo nero

Solo, in ansia, in preda al terrore
Resto seduto per un paio d’ore
Come inchiodato al pavimento
Fissando la luce
Là fuori
Attento muto sgomento

Sento da troppo e non voglio sentire
Troppo
Tanto rumore, ma niente da dire
Pensieri in bilico, vuoto pensiero
Silenzio etilico
Un dritto e un rovescio su schermo nero

Inspira, espira, respira piano
Inspira, espira, allunga la mano
Inspira, espira, respira piano
Inspira, espira, vola lontano

Sento da troppo e non voglio sentire
Troppo
Tanto rumore, ma niente da dire
Pensieri in bilico, vuoto pensiero
Silenzio etilico
Un dritto e un rovescio su schermo nero

Un dritto e un rovescio su schermo nero
L’inconscio
Percorre sempre lo stesso sentiero

Copyright © 2020 Elisa Coscia.
Tutti i diritti riservati.

Come falene

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Ore 21 di venerdì
Tu senza un pensiero
Io seduto qui
Ci credo davvero
So che ci sarai
“Vestita di nero”
Tu non menti mai

Arrivi da sola
Con passo sicuro
Io col cuore in gola
Tu l’aria da duro
Estranei di giorno
Adesso quel muro
È solo un contorno…

Arriva la notte e come falene
Seguiamo il richiamo delle sirene
E quando la luce farà ritorno
Il nostro amore non vedrà il giorno

È buio, è silenzio
È l’assenza di te
Tu come assenzio
Bruci dentro di me
Ti vedo, ti sento
Non esiste perché
Siam soli nel vento…

Arriva la notte e come falene
Seguiamo il richiamo delle sirene
E quando la luce farà ritorno
Il nostro amore non vedrà il giorno

Nell’oscurità vediamo, voliamo
Spogliati di tutto siamo chi siamo

Arriva la notte e come falene
Seguiamo il richiamo delle sirene
Ma quando la luce farà ritorno
Il nostro amore, sì, vedrà il giorno
Adesso quel muro
È solo un contorno…

Copyright © 2020 Elisa Coscia.
Tutti i diritti riservati.